Jules Gabriel Verne, spesso italianizzato in Giulio Verne (Nantes, 8 febbraio 1828 – Amiens, 24 marzo 1905), è stato uno scrittore francese. Tra i più importanti autori di storie per ragazzi, con i suoi romanzi scientifici è considerato, assieme a H. G. Wells, il padre della moderna fantascienza. Il successo giunse nel 1863, quando si dedicò proprio al racconto d'avventura.
Tra le sue numerosissime opere, note in tutto il mondo, vi sono romanzi come Viaggio al centro della Terra, Dalla Terra alla Luna, L'isola misteriosa, Ventimila leghe sotto i mari e Il giro del mondo in ottanta giorni. Alcuni di questi sono poi divenuti anche film di successo. Con i suoi racconti ambientati nell'aria, nello spazio, nel sottosuolo e nel fondo dei mari, ispirò scienziati e applicazioni tecnologiche delle epoche successive. Verne è anche uno degli autori più letti in lingua straniera.[5]Jules Verne nacque l'8 febbraio 1828 a Nantes, città portuale della Francia occidentale. Figlio di Pierre Verne e di Sophie Allote de la Fuÿe, borghesi, Jules fu il primo di cinque fratelli. Gli altri quattro erano: Pierre Paul nato nel 1829, Anna nata nel 1836, Mathilde nata nel 1839 e Marie, nata nel 1842.
Nel 1839, a 11 anni, fuggì di casa imbarcandosi su una nave diretta nelle Indie; il padre magistrato lo ritrovò immediatamente a Paimbœuf nei Paesi della Loira. La fuga nelle Indie era motivata dal desiderio di regalare a sua cugina Carolina, di cui era follemente innamorato, una collana di coralli.
Studiò retorica e filosofia al liceo di Nantes. Scrisse dei poemi e due tragedie in versi. Il giovane Verne visse, per via della sua vocazione letteraria, un contrasto intenso con il padre, un avvocato che avrebbe voluto tramandare la professione. Per questo, non di propria volontà, concluso il liceo partì per Parigi dove portò a termine gli studi di giurisprudenza. Arrivò a Parigi in un periodo di grandi disordini. Cacciato nel febbraio re Luigi Filippo, venne ristabilito il governo provvisorio della Seconda Repubblica francese ed in città si alzarono di nuovo le barricate.
Nella capitale, oltre a stringere amicizie con molte persone in vista, trascorse molto tempo nei circoli letterari (dove ebbe modo di conoscere Alexandre Dumas) e nella Biblioteca nazionale, informandosi e documentandosi - trascrivendo una infinità di appunti - su casi scientifici e storici.