com'è nato?

Nasce nel XVIII secolo d.C. Le prime opere che possono essere pienamente inserite nel genere del romanzo avventuroso furono scritte nell'Inghilterra settecentesca. È da ricordare anzitutto Robinson Crusoe (1719) di Daniel Defoe, in cui l'isolamento forzato fa rinascere nel protagonista un profondo sentimento religioso. Al contrario, nei Viaggi di Gulliver(Gulliver's Travels), scritti dall'irlandese Jonathan Swift nel 1726, prevalgono l'intento satirico e un'amara constatazione dei difetti umani. Le spinte illuministiche e razionalistichesettecentesche, innalzando l'analisi intellettuale, mettono in secondo piano la sfera del fantastico e determinano un periodo di crisi per la letteratura avventurosa, costringendo gli autori del genere a rifugiarsi, per lo più, sotto l'impronta della satira e quindi a ricercare una sorta di "contaminazione" di genere.[1]
Il romanzo d'avventura ha un maggiore sviluppo con la nascita della letteratura di massa e trova piena espressione nell'Ottocento, grazie ad una congiuntura di processi storici-culturali-artistici propizia: il romanticismo fa rifiorire lo spirito d'avventura e consente la nascita di un nuovo genere, il romanzo storico, che grazie a Walter Scott e ai suoi epigoni, si ispira alle gesta dei cavalieri medievali

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